Il parroco

Sono don Claudio Pellegrini, nato a Montemarcone, comune di Atessa, domenica 18 luglio 1965, e battezzato nella stessa parrocchia il primo agosto successivo, dal parroco don Luciano Cicchitti. Fin da piccolo mi sentivo attratto dalla chiesa e dalle sue celebrazioni: la prima volta che seguii la predica del parroco fu l’8 dicembre del 1972, quando al termine della messa per la festa dell’Immacolata, invitò i presenti a realizzare, secondo tradizione, il presepio, che feci subito appena tornato a casa. Da allora iniziai a frequentare la chiesa, configurandosi in me la chiamata al sacerdozio. Avrei voluto entrare in seminario dopo la mia prima comunione, l’8 maggio del 1975, ma i miei genitori si opposero.

Stimolato dal nuovo parroco don Salvatore Travaglini, guidato dal mio padre spirituale don Claudio Di Liberato, divenni catechista a 15 anni, lettore a 17, accolito a 18, per la lungimiranza del vescovo diocesano, poi cardinale, Vincenzo Fagiolo, per aiutarmi nel cammino di discernimento. Diplomatomi nell’Istituto tecnico commerciale di Atessa, nel 1984 entrai nel seminario regionale di Chieti, dove ho studiato quattro anni, e due in quello di Assisi.

Sono stato ordinato diacono a Montemarcone il 9 settembre 1989, da mons. Pietro Bottaccioli, rettore del seminario di Assisi, divenuto vescovo di Gubbio alcuni mesi prima.

Divenni sacerdote il 25 agosto 1990, per l’imposizione delle mani di Mons. Antonio Valentini, nella cattedrale di Chieti.

Lo stesso vescovo, per desiderio di don Salvatore, mi nominò dal primo settembre successivo parroco della mia parrocchia d’origine, dove ho esercitato il ministero per 28 anni, durante i quali l’arcivescovo mons. Bruno Forte mi ha voluto direttore dell’Ufficio Problemi Sociali e Lavoro (2004) e incaricato diocesano per il Sovvenire (2017).

Dal 6 agosto 2018 sono parroco a Chieti della Parrocchia SS. Trinità dei pellegrini; dal 2019 anche rettore della chiesa di S. Domenico al corso.

Ho pubblicato due testi:

“UNA TERRA, UNA CHIESA, UN POPOLO”, nel 1998, rivisto e ampliato nel 2015, sulla storia di Montemarcone

“IL GIGLIO DELLE VALLI”, nel 2014, sui luoghi dedicati alla Madonna della Valle, patrona della Zona industriale Val di Sangro